mercoledì 12 settembre 2012

PARKOUR, UN'ALTERNATIVA ALL'UNIVERSITA' PER I RAGAZZI CINESI



La foto qui accanto, scattata a Taizhou, nella regione dello Zhejiang, in Cina, ritrae un ragazzo impegnato a saltare da un tetto ad un altro ovvero a fare parkour.


La disciplina metropolitana nata in Francia negli anni '80 sbarca anche in Cina e riscuote una certa popolarità: youtube e tudou, l'equivalente di youtube ma made in China, forniscono numerosi filmati di giovani cinesi impegnati nel superamento di un muretto o in un triplo salto mortale tra un albero e un palazzo.

Il termine è stato tradotto in cinese con 跑酷 (pao3ku4) trascrizione fonetica di parkour.

Il primo club ufficiale è stato fondato a Pechino nel 2006 e da allora il numero dei praticanti è cresciuto fino ad arrivare a 200.000, mentre i club sono diventati 200 in tutta la Cina. Nel 2009 si è svolta la prima edizione del Red Bull National Parkour Tournament, che ha visto 150 partecipanti provenienti da 20 club.

Il fenomeno ha catturato l'attenzione del Chinadaily, che ha intervistato Tu Fenghao, membro del Beijing's City Monkey Parkour Club. "Ho imparato questo sport guardando il film francese Yamakasi sette anni fa". Il film, presentato nel 2001 da Luc Besson, aveva come protagonista un gruppo di 9 ragazzi che si facevano chiamare Yamakasi: i fondatori del parkour. Yamakasi è una parola di lingua lingala, del Congo, e non come erroneamente si potrebbe pensare, giapponese. Indica un individuo forte dal punto di vista fisico, mentale e morale.

Come dichiara Wang Bowen, le arti marziali e il parkour hanno molto in comune. “Abbiamo fatto di tutto, kung fu, san-da, un tipo di arte marziale. Io ho studiato l’opera cinese grazia alla quale ho imparato alcuni salti. Quando ho iniziato a praticare il parkour, ho trasferito lo spirito con cui facevo l’opera nel parkour.”

Anche in Cina i praticanti di questo sport-disciplina si guadagnano da vivere offrendo servizi di stunt per film e tv e naturalmente organizzando corsi per aspiranti tracer.

Nonostante Pechino rappresenti la scena più dinamica del parkour, anche Shanghai si sta dando da fare per cercare di recuperare. Chen Qianru, fondatore dello Shanghai’s Parkour Center, spiega che “il parkour è affascinante perché stimolante. In ognuno di noi c’è una scimmia, che muore con la crescita. Il centro conta ad oggi 100 membri, che per imparare hanno copiato da film come District 13, di Luc Besson, e video su internet. Tra gli istruttori, si trovano militari ed esperti di kung fu.

Ecco l’indirizzo del centro di cui parla

Shanghai Parkour Center

1825 Gaoke Xi Lu
Ogno giorno, dalle 10 alle 22
 60 RMB a lezione
Email: kindtyrant@21cn.com





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